Guida alla Fotografia HDR

Vuoi scoprire come catturare al meglio luci e ombre di una scena ad altro contrasto?

Continua a leggere e troverai diverse indicazioni, se qualcosa non ti è chiaro commenta e risponderò alla tua domanda.

Come fotografo di interni e appassionato di fotografia di paesaggi, ho sperimentato situazioni in cui la mia fotocamera semplicemente non era in grado di catturare l’intera gamma tonale all’interno di una scena. 

Dalle ombre scure in primo piano alle nuvole bianche e luminose nel cielo, o gli interni scuri di una casa e il cielo lucente e azzuro che si vede dalla finestra, la fotocamera semplicemente non riesce a mantenere tutti i dettagli, quindi le luci luminose o le ombre scure vengono tagliate, da una parte o dall’altra. 

I risultati, in certe circostanze erano meno dettagliate di quanto avessi sperato di ottenere nelle mie fotografie. 

Poi è capitato che tanti anni fa, ho incontrato Marianna Santoni, e nel 2014 frequento uno dei tantissimi corsi che ho frequentato con lei. Il corso si chiamava “fotografia sperimentale”.

Quel corso ha cambiato radicalmente la mia opinione sulla fotografia in HDR e non solo.

Cos’è la fotografia HDR?

La fotografia HDR (High dynamic range) è una tecnica che prevede l’acquisizione di più immagini della stessa scena utilizzando diversi valori di esposizione e quindi la combinazione di tante fotografie unite in una sola immagine in un’unica immagine che rappresenta l’intera gamma di valori tonali all’interno della scena fotografata.

Ogni volta che si verifica una situazione in cui la gamma dinamica in una scena davanti all’obiettivo è semplicemente troppo ampia per essere contenuta in una singola fotografia, l’immagine HDR fornisce una grande soluzione. 

Acquisizioni multiple con diversi valori di esposizione assicurano di avere dettagli per tutti i valori tonali nella scena (dalle ombre chiuse, alle alte luci). 

Considera che le migliori fotocamere arrivano a 13-16 stop di gamma dinamica con un solo scatto, mentre l’occhio umano supera i 24 stop.

La Gamma Dinamica è la capacità di un sensore di una macchina fotografica (e del nostro occhio) di vedere sfumature e dettagli in contemporanea in aree molto chiare e aree molto scure della stessa scena. Il nostro occhio dunque ha una gamma dinamica molto superiore al sensore di qualsiasi macchina fotografica.

È quindi possibile utilizzare un software speciale per elaborare quelle immagini, interpretando il risultato per creare un’immagine che contiene molti più dettagli di quanto sia possibile con una normale immagine fotografica.

Catturare la sequenza

In qualità di fotografo paesaggista uso il treppiede, che può essere un accessorio importante per la fotografia HDR. 

Dopo aver trovato una composizione che ti piace, ma che presenta una gamma dinamica che supera ciò che puoi catturare con una singola foto, devi catturare una serie di immagini che possono essere successivamente assemblate in un’immagine HDR con tutti i dettagli dalle ombre più scure a quelle più luminose punti salienti.

In rete troverai sempre i consigli di scattare 3 fotografie (una esposta a zero, una sovraesposta e una sottoesposta) personalmente questo consiglio lo trovo limitante e che non permette di sfruttare al meglio la potenzialità dell’HDR.

Per esperienza personale (considera che negli ultimi anni ho scattato più di 35.000 fotografia in Hdr, si hai capito bene più di trentacinquemila – il 95% degli immobili che fotografo l’ho scattato in HDR, solo nel 2019 ho scattato più di 350 immobili e per ogni immobile ho scattato in media 25 fotografie, solo nel 2019 ho scattato 10.000 fotografie per la fotografia di immobili)

Il mio consiglio è quello di scattare sempre almeno 5 fotografia (io ne scatto sempre almento 7) e alzare il numero di fotografie che scatti in funzione della variazione di luce tra le ombre e le luci.

Questo perchè più fotografie avrai maggiore sarà la gamma dinamica della tua foto e maggiore realismo riuscirai a dare alle tue fotografie.

In genere dovrai mantenere l’apertura dell’obiettivo fissa e l’impostazione ISO fisse, cambiando la velocità dell’otturatore da un fotogramma all’altro. 

Inizia a scattare una foto sovraesposta di 1 stop (rispetto allo zero della tua macchina fotografica) e di spostarti di +1 e +2 stop per poi scendere a -1 e -2 stop

Ad esempio, supponiamo che le impostazioni di esposizione per la prima foto della sequenza includano una velocità dell’otturatore di 1/500 di secondo. 

Con l’apertura dell’obiettivo e l’impostazione ISO fisse, è possibile regolare la velocità dell’otturatore a: 1/250 (+1 Stop) e 1/125 (+2 Stop)e 1/1000 (-1 stop) 1/2000 (-2 stop)

Se decidi di scattare almeno 7 foto come faccio io, tenendo presente i dati di prima scatterai:

1/500 scatto di partenza; 1/250 (+1 Stop) e 1/125 (+2 Stop) e 1/60 (+3 stop) e 1/1000 (-1 stop) 1/2000 (-2 stop) 1/4000 (-3 stop).

Utilizzo del bracketing automatico per la fotografia HDR

Quando acquisisci una serie di foto che verranno successivamente assemblate in un risultato HDR finale, stai effettivamente catturando ciò che viene definito un insieme di esposizioni a forcella.

Oltre a catturare “manualmente” le esposizioni, puoi snellire il tuo flusso di lavoro utilizzando la funzione di bracketing automatico dell’esposizione sulla tua fotocamera.

Il processo di base per l’utilizzo del bracketing automatico dell’esposizione in genere comporta prima la configurazione delle impostazioni, quindi l’utilizzo di un rilascio dell’otturatore tempestivo in modo che tutte le foto nella sequenza bracketing vengano catturate il più rapidamente possibile. 

Naturalmente, puoi consultare il manuale del tuo modello di fotocamera specifico per determinare come utilizzare questa funzione.

Come notato sopra, puoi separare le foto incluse nella sequenza HDR. Con la maggior parte dei modelli di fotocamera più recenti è generalmente possibile acquisire cinque, sette o anche nove esposizioni come parte di una sequenza di bracketing automatico dell’esposizione. 

Le fotocamere più vecchie ti consentivano solo di catturare tre foto con il bracketing automatico dell’esposizione, in quel caso dovrai ripetere la sequenza più volte.

Con la maggior parte delle fotocamere troverai la soluzione migliore è utilizzare il timer di scatto ritardato per attivare automaticamente la sequenza di bracketing automatico dell’esposizione. 

Se si utilizza l’opzione timer di scatto ritardato (la maggior parte delle fotocamere offre un’impostazione del timer di due o dieci secondi), quando si attiva un’esposizione, il timer si avvia e quindi l’intera sequenza (di 3-5-7 o 9 scatti) verrà acquisita automaticamente e il più rapidamente possibile.

La bellezza del bracketing automatico dell’esposizione è che puoi configurare le impostazioni con la tua fotocamera, quindi acquisire una gamma completa di esposizioni per un’immagine HDR con una singola pressione del pulsante di scatto. Questo approccio semplifica notevolmente l’integrazione dell’HDR nella fotografia di paesaggio.

Inoltre la maggior parte dei software allinea le foto automaticamente anche se la scena scattata non è perfettamente allineate, per questo motivo potrai scattare anche a mano libera utilizzando il braketing automatico.

Considera l’inclusione del sole

Penso che sia giusto dire che i fotografi di paesaggi sono spesso pronti all’alba più della maggior parte degli altri fotografi, tendono anche ad essere fuori per “l’ora d’oro ” alla fine della giornata. 

Questi tempi offrono un’opportunità perfetta per includere il sole nella cornice di una composizione che acquisirai come immagine HDR.

Quando includere il sole in una foto di paesaggio e utilizzare le tecniche HDR, può produrre una scena che è davvero impossibile da vivere appieno con un singolo scatto. 

Naturalmente, poiché il sole è così luminoso e il paesaggio circostante sarà probabilmente relativamente scuro, sarà necessario catturare un numero più alto rispetto al solito, così per produrre un risultato HDR ottimale. 

Nella maggior parte dei casi, quando si include il sole nel fotogramma sono necessari come minimo 7 fotografie con esposizioni diverse, ma un numero tra 9 e 11 è decisamente meglio.

È importante prestare attenzione a ogni dettaglio quando si include il sole nella cornice per un’immagine HDR. 

Ad esempio, assicurarsi che l’elemento anteriore dell’obiettivo sia completamente privo di polvere , per evitare artefatti luminosi nell’immagine. 

Dovrai anche prestare particolare attenzione alla composizione generale, poiché può essere difficile rivedere l’intera scena con la luce straordinariamente brillante del sole. E inutile dire che ti consiglio di assicurarti di non guardare direttamente il sole mentre prepari lo scatto.

Quando usare la fotografia HDR?

Ci sono una serie di situazioni in cui la fotografia HDR può tornare utile se usata bene. Alcuni di questi includono fotografie di interni, paesaggi notturni giornate molto luminose, alba e tramonto e al gusto personale.

Molto spesso, la tua foto dell’ora d’oro non assomiglia a ciò che puoi vedere nella vita reale. A seconda di come imposti l’esposizione (manuale o automatica), puoi scoprire che:

• Il cielo è molto luminoso e il primo piano abbastanza scuro con piccoli dettagli
• Il tuo primo piano è ben esposto, ma il tuo cielo sembra sbiadito.
• Il cielo è perfetto, ma il primo piano è nero pieno.

Al tramonto, il primo piano è molto più scuro del cielo . Sfortunatamente, ottenere un’esposizione corretta per entrambi è impossibile. Ed è qui che l’HDR può aiutare.

Processo di unione HDR

Una volta tornato al computer e pronto per elaborare le sequenze di immagini catturate sul campo per creare il risultato HDR finale, è necessario utilizzare un flusso di lavoro. 

In generale, un flusso di lavoro che prevede l’assemblaggio di una sequenza di foto in un’immagine speciale che contiene l’intera gamma di valori tonali rappresentati da quella sequenza e quindi l’esecuzione di un passaggio di “mappatura dei toni” che traduce quella straordinaria gamma di informazioni tonali in un’immagine finale.

Uno degli strumenti che utilizzo spesso per l’HDR è Aurora HDR di Skylyum. Questo tipo di software semplifica il processo di creazione di un’immagine HDR finale, consentendo di eseguire l’intero flusso di lavoro in un unico processo complessivo.

La parte iniziale di questo processo è relativamente semplice, in quanto dovrai selezionare le immagini che desideri elaborare e quindi avvierai quel processo. In questa fase puoi scegliere tra una varietà di opzioni. 

Sicuramente vorrai sfruttare l’opzione per allineare le singole acquisizioni, anche se hai utilizzato un treppiede nella tua fotografia. 

In genere avrai anche la possibilità di ridurre l’aspetto delle frange di colore (aberrazioni cromatiche), che consiglio di sfruttare. Inoltre, l’opzione per applicare la “riduzione dei fantasmi” aiuterà a compensare qualsiasi movimento all’interno della scena da un’acquisizione all’altra.

Una volta completata l’elaborazione iniziale, è possibile applicare una serie di regolazioni durante la fase di “mappatura dei toni” del flusso di lavoro per le immagini HDR. 

La maggior parte delle applicazioni software HDR, inclusa Aurora HDR , consente di utilizzare le preimpostazioni di regolazione come parte di questo processo. 

Questo approccio può sicuramente velocizzare il tuo flusso di lavoro, ma forse ancora più importante l’uso di preset può anche fornirti un certo grado di ispirazione creativa per come vuoi interpretare la tua foto.

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Inoltre Aurora HDR si integra perfettamente come plugin o come software a parte.

L’altro sistema che uso con grande frequenza, in particolare nella fotografia di interni, è lightroom.

Mentre l’imaging HDR ti consente di presentare una quantità estrema di dettagli in una scena e molte delle regolazioni disponibili per l’elaborazione delle tue immagini HDR possono produrre immagini con un impatto significativo, un po ‘di moderazione è generalmente la migliore. 

Consiglio vivamente di concentrarti sulla creazione di immagini HDR che non esagerino o esasperino i contrasti creando delle immagini tendenzialmente “finte”. 

In altre parole, inizia con una scena e una composizione ottimali, quindi elabora il risultato con una certa dose di moderazione, presentando una visione unica del mondo senza esagerare.

Inizia: scarica Aurora HDR per elaborare le tue immagini HDR

L’uso delle tecniche HDR può aprire un intero nuovo mondo di potenzialità nella tua fotografia di paesaggio e di interni, ma non solo. 

A dire il vero, la creazione di ottimi risultati può richiedere un po ‘di pratica. 

Comprendendo le basi della fotografia HDR puoi quindi esplorare le possibilità e sperimentare scene diverse. Lungo la strada creerai sicuramente delle fantastiche immagini, ti divertirai e imparerai a sfruttare al massimo tutto ciò che l’HDR ha da offrire.