Nelle ultime settimane, sui social come Instagram e Facebook, sono apparse richieste di invito a Clubhouse; questi post aumentano di giorno in giorno e si riferiscono al social network del momento, Clubhouse appunto.
Se anche tu hai sentito parlare di questo strumento esclusivo di interazione e vuoi saperne di più, leggi le righe che seguono, per capire fino in fondo come funziona Clubhouse, come funziona e quali sono le sue particolari caratteristiche, che lo rendono diverso dai social esistenti.
Riepilogo Articolo - Luca Cazzaniga
Cos’è Clubhouse
Clubhouse è un social network in cui i messaggi scambiati sono unicamente audio e si basano quindi solo sulla voce di chi interagisce all’interno della piattaforma.
Questa caratteristica ha incuriosito praticamente tutti quelli che sono venuti a conoscenza del social e ciò che lo rende ancora più appetibile è la sua esclusività: per accedere alle rooms, le stanze in cui si svolgono gli incontri con persone che hanno comuni interessi, è indispensabile aver ottenuto un invito.
Clubhouse ha fatto la sua comparsa negli Stati Uniti poco meno di un anno fa, precisamente nell’aprile 2020; da allora, ha già fatto molta strada, raccogliendo oltre 600 mila utenti già dopo 6 mesi e una quotazione di ben 1 miliardo di dollari.
Nel nostro Paese si sente parlare del social solo da un paio di mesi, ma l’interesse verso Clubhouse sta diventando ogni giorno crescente.
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I fondatori della piattaforma, gli americani Rohan Seth e Paul Davidson, hanno pensato di predisporre stanze virtuali in cui gente da tutto il mondo si possa incontrare e scambiare informazioni e opinioni su tematiche di interesse comune.
Le relazioni nate sulla piattaforma digitale potrebbero avere un seguito anche nella vita reale? Chi lo sa, tutto è possibile.
Tra gli elementi più accattivanti di Clubhouse vi sono quelli legati agli eventuali incontri con personaggi famosi, come Ophrah Winfrey, conduttrice e autrice televisiva statunitense, ma anche Drake, il rapper, cantautore e produttore canadese di origini afroamericane.
Magari ti starai domandando se Clubhouse sia un punto di incontro solamente per le star di Hollywood o del mondo musicale; in realtà, a popolare le stanze tematiche sono persone di differenti professionalità e interessi, che coinvolgono aree diverse, tra cui scienza e medicina.
Da un lato, la necessità di un invito per entrare a far parte di una o più rooms sembra costituire un filtro, che garantirebbe la qualità delle discussioni e il loro spessore. In realtà, chi ha avuto l’onore di ricevere un invito afferma che si può trovare un po’ di tutto, da scambi di opinione su argomenti di spessore a litigi un po’ infantili tra sconosciuti, rischiando di perdere tempo.
Per attirare a sé solo ciò che sembra davvero utile e interessante, Clubhouse dà la possibilità di creare da zero oppure programmare una stanza, con l’obiettivo di illustrare in prima persona gli argomenti che si reputano interessanti e attirare gente con le stesse passioni.
Come funziona Clubhouse e come accedere
Per comprendere il funzionamento di Clubhouse è necessario, per un attimo, dimenticare l’idea che hai dei social network a cui sei abituato, perché in Clubhouse non troverai emoticon, messaggi di testo e post con foto o video.
In questa piattaforma l’interazione tra le persone avviene solo ed esclusivamente attraverso gli audio in diretta, all’interno delle stanze in cui si tengono gli incontri, pubblici o privati.
A questo punto, chiunque si domanda di cosa ne sia dell’aspetto visual, che contraddistingue ormai qualunque app esistente nel mondo. Per quanto riguarda Clubhouse, l’interfaccia grafica serve solamente a individuare le stanze a cui accedere, navigare all’interno della piattaforma e capire chi è presente nelle stanze.
Per comodità di accesso, i club sono organizzati per aree tematiche: sport, politica, benessere, medicina; navigando nella piattaforma e scegliendo i temi di tuo interesse, puoi accedere alle stanze in cui si svolgono le discussioni a cui partecipare, oppure pianificare tu stesso un incontro su uno o più argomenti che ti appassionano.
Le notifiche avvertono gli utenti quando si terranno incontri su tematiche di interesse e chiaramente in quale stanza avranno luogo.
Per il momento, l’app è disponibile soltanto per il sistema operativo iOS, anche se sembra che a breve sarà disponibile anche la versione Android.
Il primo step per utilizzare Clubhouse è quello di scaricare l’app dallo smartphone; essendo la piattaforma solamewnte su invito, dopo aver inserito un username di tua scelta, dovrai attendere di ricevere il sospiratissimo invito oppure accedere a una waiting list che, però, sembra molto arduo possa generare un esito positivo, anche se è sempre consigliabile provare.
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Nel caso in cui ottenessi il desideratissimo invito (se vuoi un invito scrivimi su instagram, ne ho qualcuno), i passaggi successivi prevedono l’apertura del tuo profilo con la foto che sceglierai e, possibilmente, i collegamenti ad altri social, Instagram e Twitter.
Lo step che segue include l’individuazione dei tuoi interessi e delle tue passioni; potrai, come nelle altre piattaforme social, seguire altri profili, chattare con gli altri utenti (solo in modalità audio, ricorda!) e, ovviamente, accedere alle rooms.
Solitamente le stanze sono suddivise in tre aree: moderatori, speaker e ascoltatori; questi ultimi possono decidere di ascoltare le discussioni e non interagire con gli altri utenti che vi partecipano.
Privacy: nulla può essere registrato, condiviso o scaricato
I contenuti audio scambiati all’interno di Clubhouse sono il frutto delle interazioni sulla piattaforma in tempo reale.
Potresti chiederti quale sia la tua tutela, e anche quella degli altri utenti, relativamente alla destinazione dei file: esiste qualcuno che può scaricarli e diffonderli?
In realtà, la risposta è negativa, perché è vietato registrare e diffondere su altre piattaforme le discussioni che avvengono nelle stanze: chi contravviene a questa regola tassativa verrà bannato da Clubhouse.
In questo modo, la privacy degli utenti del social è preservata da ingerenze esterne, ma anche interne, poiché nessuno, oltre i presenti nella stanza, potrà essere informato sulle interazioni nelle stanze che, ti ricordo, possono essere sia pubbliche che private.
Quando la partecipazione è riservata solamente a un numero ristretto di utenti, in Clubhouse si parla di Club: da molte parti si è affiancato il funzionamento di questa cerchia a un gruppo Facebook.
É solamente all’interno dei Club che vi è la possibilità di registrare gli audio delle discussioni, con il divieto, comunque, di divulgarle all’esterno.
In linea generale, le attività dei Club si concretizzano nell’organizzazione di eventi ricorrenti, con largo utilizzo del calendario per informare gli iscritti al gruppo sulle tempistiche di partecipazione.
Le regole sulla privacy di Clubhouse sono particolarmente restrittive, perché l’obiettivo è quello di proteggere sia l’identità degli utenti che i contenuti delle discussioni che avvengono in piattaforma, sia nelle stanze pubbliche che nei club privati; anche in quest’ultimo caso, nonostante sia possibile registrare gli audio, è tassativamente proibito condividerli con utenti esterni al club e divulgarli su altri social.
Il futuro di Clubhouse sembra in discesa, con un numero sempre crescente di utenti, finanziamenti e aspiranti utenti in lista d’attesa oppure in cerca di un invito: quel che è certo è che, per il momento, l’app sembra un desiderio da realizzare per molte persone.
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